venerdì 9 maggio 2008

9 maggio 1978

E’ come se un moribondo si alzasse dal letto, balzasse ad attaccarsi al lampadario come Tarzan alle liane, si lanciasse alla finestra saltando, sano e guizzante, sulla strada. Lo Stato italiano è resuscitato. Lo Stato italiano è vivo, forte, sicuro e duro. Da un secolo, da più che un secolo, convive con la mafia siciliana, con la camorra napoletana, col banditismo sardo. Da trent’anni coltiva la corruzione e l’incompetenza, disperde il denaro pubblico in fiumi e rivoli di impunite malversazioni e frodi. Da dieci tranquillamente accetta quella che De Gaulle chiamò – al momento di farla finire – “la ricreazione”: scuole occupate e devastate, violenza dei giovani tra loro e verso gli insegnanti. Ma ora, di fronte a Moro prigioniero delle Brigate rosse, lo Stato italiano si leva forte e solenne. Chi osa dubitare della sua forza, della sua solennità? Nessuno deve avere dubbio: e tanto meno Moro, nella “prigione del popolo”

Leonardo Sciascia, “L’affaire Moro”, 1978

La linea della fermezza, incomprensibile nella visione di Sciascia, incomprensibile, forte, solenne e granitica (unica eccezione fu Craxi), portò, esattamente 30 anni fa, il 9 maggio del 1978, alla morte di Aldo Moro.

6 commenti:

CIELO ha detto...

Aqui en EEUU celebramos el Dia de las Madres.... Felicidades a tu esposa....

Un abrazo

Cielo

Mat ha detto...

non ero ancora nato e quindi le notizie che ho sono quelle pervenute in un secondo momento.

avrei voluto viverle allora per avere un idea precisa..col senno di poi..

chiaro che avrei preferito non viverle proprio..nè prima nè dopo...

la caduta dell'italia è iniziata in quegli anni... e con craxi si è sviluppata...

con silvio la botta finale.

riguardo il post...onestamente...mi hanno un po agghiacciato le parole di sciascia..non so bene se fosse ironico, se fosse una provocazione...

boh..

in ogni caso non mi hanno fatto un bell'effetto.

ciao caro

Mamma Simona ha detto...

e in quella stessa data moriva peppino impastato. Lo stato non era forte...

Anonimo ha detto...

Non dimenticare che era l'epoca del governone di solidarietà nazionale, voluto dallo stesso Moro, con la sinistra comunista per la prima volta sdoganata...! Né ti deve stupire l'accoppiata cinismo/ipocrisia dei politici di allora, di destra, centro ( e sì perché allora esisteva il centro e basta, non centro-sinistra e centro-destra!) e sinistra. Anche oggi pippano la coca e votano contro la droga, hanno le amanti e sfilano in corteo per la famiglia...! Tu credi che se avessero rapito Andreotti, Moro non sarebbe stato per la linea dura?

indierocker ha detto...

@cielo:
hi cielo, thanks for visiting. nice idea that of celebrating mother's day on your blog!!!

@mat:
io invece ero nato, ma ero troppo piccolo per capire... qualche anno di piu' e chissa' se oggi sarei lo stesso...
...e sciascia... beh', il suo libro sul caso moro è bellissimo, poetico e crudo allo stesso tempo, come si può vedere dalle poche righe che ho citato (ovviamente provocazione e ironia)...
...chissà cosa avrebbe detto, con chi si sarebbe schierato, a quel tempo, se avesse avuto l'età giusta, alfano!!! (oh, ma la tua è un'ossessione!!! eh eh eh)

@simona:
lo stato, allora come ora, debole coi forti, forte coi deboli (e quel 16 marzo 1978 Moro era diventato improvvisamente, da politico più potente d'italia, nella prigione del popolo, il più debole, e quindi lo stato, debole con tutti, con la mafia, la camorra, con i poteri forti, era autorizzato a mostrare i muscoli con la linea della fermezza contro il povero Moro)

@anonimo:
già, l'ipocrisia di quelli di oggi mi fa molto più schifo di quella di allora. allora almeno avevano un po' di paura, ogni tanto qualcuno... vabbe', lasciamo perdere...
...sui giornali di oggi andreotti ribadisce che l'unica via nel rapimento di Moro era la via della fermezza. perche' continua a dirlo, dopo 30 anni? evidentemente perche' non e' cosi'...

Mat ha detto...

si...sono ossessionato da alfano.

nn lo sopporto!

è un mafioso

già vedo silvio che detta la legge e lui che scrive!

arghhh